Studi storici
Valdo di Lione e i «poveri nello spirito»
Il primo secolo del movimento valdese 1170-1270
di Carlo Papini
editore: Claudiana
pagine: 549
Grazie alla rilettura attenta e completa delle fonti dirette e di numerosi documenti di parte avversa, questa seconda edizione accresciuta e aggiornata di uno studio ormai classico – che Kurt Victor Selge definisce «magnifico nella ricchezza e precisione anche dei più piccoli dettagli» – costituisce un'insostituibile illustrazione del pensiero e dell'attività dei «Poveri nello spirito». Seguaci del movimento fondato intorno al 1173 da Valdo di Lione, i «Poveri» espressero e difesero istanze evangeliche di grande valore, anticipando temi quali la nonviolenza, l'opposizione alla pena di morte, alle guerre e alle crociate. Antenato del valdismo odierno, il movimento ricordò costantemente alla chiesa romana, all'apice della potenza politica e della ricchezza, la necessità di tornare alla semplicità apostolica abbracciando la povertà e rinunciando al potere mondano. Un programma di rigorosa «laicità» per cui migliaia di valdesi accettarono terribili persecuzioni.
Italia liberale e protestanti
di Giorgio Spini
editore: Claudiana
pagine: 456
Un'avanguardia "invisibile"?
Le radici del conciliarismo
Una storia della canonistica medievale alla luce dello sviluppo del primato del Papa
di Aldo Landi
editore: Claudiana
pagine: 217
Questo libro è una storia delle fonti del Diritto canonico medievale, ma costituisce anche una guida per rintracciare in quelle fonti le due concezioni di potere che si sono opposte nella chiesa del Medioevo: quella conciliare e quella monarchico-assoluta. Il libro diventa quindi anche una storia dell'idea di chiesa-comunità che fu propria delle origini e che si realizzò nei grandi concili dei primi secoli, e del successivo sviluppo di una chiesa sempre più soggetta a un capo, il cui giudizio e le cui decisioni divennero sempre più insindacabili e inappellabili. Nei testi della canonistica medievale che mettono in evidenza la reazione a tale sviluppo monarchico del concetto di autorità, si possono cogliere le "radici" - tutte interne a una tradizione rigorosamente cattolica - di quel movimento che sarà chiamato "conciliarismo". La storia di questo movimento, nella sua breve fase vincente - fra Tre e Quattrocento - e nel successivo declino che porterà alla ripresa dell'assolutismo papale, è narrata in altri due volumi del medesimo autore nella stessa collana, cui la storia delle "radici" è quindi strettamente legata.
Melantone e l'Italia
di Salvatore Caponetto
editore: Claudiana
pagine: 104
Philipp Schwarzerd (1497-1560), che aveva grecizzato il suo cognome in Melantone (terra nera), fu uno degli uomini più colti della sua epoca, in contatto epistolare con i più grandi umanisti di tutta Europa. Chiamato da Lutero a insegnare il greco all'Università di Wittenberg, fu un fedele collaboratore e sistematizzatore del suo pensiero. La sua opera principale, i Loci communes rerum theologicarum (prima ed. 1521), più volte rimaneggiata e ampliata, ebbe un'importanza fondamentale per dare chiarezza espositiva al magma vulcanico del pensiero luterano. Tradotto in italiano tra il 1530 e il '34 dall'accademico di Modena Ludovico Castelvetro con il titolo mascherato: I Principii de la Theologia di Ippofilo da Terra Negra, ebbe un'importanza determinante per far conoscere agli italiani il pensiero di Lutero in modo organico. Melantone ebbe una fitta corrispondenza con molti italiani simpatizzanti o seguaci della Riforma, alcuni dei quali affrontarono il viaggio fino a Wittenberg. Quest'ultimo libro di Salvatore Caponetto si dedica a esplorare sistematicamente questi rapporti di Melantone con l'Italia.
Eresia e Riforma nel Cinquecento
La dissidenza religiosa in Russia
di Laura Ronchi De Michelis
editore: Claudiana
pagine: 256
La Riforma protestante, che aveva scosso l'Europa latino-germanica, coinvolse anche parte del mondo slavo ma non toccò quello slavo-ortodosso di cui la Moscovia rappresentava il centro spirituale e politico dopo la caduta di Costantinopoli. Ma nel XVI secolo anche la Russia venne scossa, con inevitabili implicazioni politiche, da aspri contrasti religiosi, in parte eredità di una precedente tradizione eterodossa, in parte frutto di più recenti controversie interne alla chiesa ortodossa. Una consolidata tradizione storiografica indicava nell'antitrinitarismo il nocciolo dottrinale originario del movimento, confluito poi in quello analogo delle vicine terre polacco-lituane; questa ricerca, basandosi su un riesame meticoloso delle fonti e su un'esegesi innovativa delle testimonianze pervenute, propone una rilettura radicale della "eresia russa" del XVI secolo, ridisegnando in maniera significativa il quadro del dibattito religioso di quel secolo. La ricca documentazione iconografica, in gran parte nuova per l'Italia, consente un riscontro diretto con i temi toccati dalle fonti.
Storia dell'anabattismo. Vol. 2: Da Münster (1535) ai giorni nostri
Da Münster (1535) ai giorni nostri
di Ugo Gastaldi
editore: Claudiana
pagine: 856
La valdesia di Novgorod
«Giudaizzanti» e prima riforma (sec. XV)
di Cesare G. De Michelis
editore: Claudiana
pagine: 262
Medioevo cristiano e penitenza valdese
Il «Libro espositivo» e il «Tesoro e luce della fede». Vol. 2
di Romolo Cegna
editore: Claudiana
pagine: 294
La «Sacra Ancora»
Il principio scritturale nella riforma zwingliana (1522-1525)
di Fulvio Ferrario
editore: Claudiana
pagine: 313
La Riforma di Zwingli a Zurigo
Il papa deposto (Pisa, 1409)
L'idea conciliare nel grande scisma
di Aldo Landi
editore: Claudiana
pagine: 328
Diritti di Dio, diritti dei popoli
Pierre Jurieu e il problema della sovranità (1681-1691)
di Debora Spini
editore: Claudiana
pagine: 223
Concilio e papato nel Rinascimento (1449-1516)
Un problema irrisolto
di Aldo Landi
editore: Claudiana
pagine: 472
Al Concilio di Costanza (1414-18) la teoria del "conciliarismo" (la supremazia del concilio ecumenico sul papa) aveva ottenuto