Età della Riforma e della Controriforma
La cattività babilonese della Chiesa (1520)
Testo latino a fronte
di Martin Lutero
editore: Claudiana
pagine: 368
Un esame critico della dottrina
Dispute con Roma
di Giovanni Calvino
editore: Claudiana
pagine: 569
La teologia di Calvino e la disputa tra la chiesa di Roma e quella Riformata
Sermoni e scritti sul battesimo (1519-1546)
di Martin Lutero
editore: Claudiana
pagine: 416
La centralità del battesimo secondo Lutero
Una chiesa senza papa
di Franco Giampiccoli
editore: Claudiana
pagine: 107
Chiesa riformata, ovvero chiesa “democratica”
Storia dei battisti italiani (1873-1923)
di Domenico Maselli
editore: Claudiana
pagine: 177
Il movimento battista e l'Italia unita
Scritti politici
di Thomas Müntzer
editore: Claudiana
pagine: 170
Teologia e politica nel pensiero del "Profeta della rivoluzione"
I concili e la Chiesa (1539)
di Martin Lutero
editore: Claudiana
pagine: 420
Lutero e il rapporto tra concili e chiesa
Lettere per l'Europa
Catalogo della mostra. Itinerante internazionale
di Filippo Melantone
editore: Claudiana
pagine: 96
La mostra itinerante internazionale "Filippo Melantone – Lettere per l'Europa" vi invita a vedere l'umanista in modo nuovo ed in un contesto europeo. Al centro di ognuna delle sette tappe, c'è una riproduzione ingrandita di una delle lettere di Melantone. Ad ogni tappa, questa lettera si aprirà un po' di più, mostrando così un nuovo aspetto della vita dell'umanista in un diverso Paese europeo. Mentre la lettera è ancora chiusa nella prima tappa, sarà aperta e accessibile a tutti nell'ultima parte della vita di Melantone. Avrete allora familiarità con i diversi modi di leggere Melantone ed egli non sarà più per voi un libro chiuso. La mostra itinerante internazionale "Filippo Melantone Lettere per l'Europa" sarà in Italia dal 31 ottobre 2000 e toccherà le seguenti città: Roma: Tempio valdese di Piazza Cavour; 31 ottobre - 28 novembre 2000 Genova: Palazzo Ducale; 2 febbraio 2001 - 25 febbraio 2001 Venezia: Chiesa di san Vidal, 2 marzo 2001 - 18 marzo 2001 Milano: Tempio valdese di via Francesco Sforza 12/A; 24 marzo 2001 - 22 aprile 2001 Torino: 27 aprile 2001 - 26 maggio 2001 Organizzatori: Claudiana editrice; Melanchton Haus Bretten; Chiesa evangelica luterana in Italia Con il patrocinio del Land Baden-Württemberg e del Ministero dei Beni e delle Attività culturali.
Melantone e l'Italia
di Salvatore Caponetto
editore: Claudiana
pagine: 104
Philipp Schwarzerd (1497-1560), che aveva grecizzato il suo cognome in Melantone (terra nera), fu uno degli uomini più colti della sua epoca, in contatto epistolare con i più grandi umanisti di tutta Europa. Chiamato da Lutero a insegnare il greco all'Università di Wittenberg, fu un fedele collaboratore e sistematizzatore del suo pensiero. La sua opera principale, i Loci communes rerum theologicarum (prima ed. 1521), più volte rimaneggiata e ampliata, ebbe un'importanza fondamentale per dare chiarezza espositiva al magma vulcanico del pensiero luterano. Tradotto in italiano tra il 1530 e il '34 dall'accademico di Modena Ludovico Castelvetro con il titolo mascherato: I Principii de la Theologia di Ippofilo da Terra Negra, ebbe un'importanza determinante per far conoscere agli italiani il pensiero di Lutero in modo organico. Melantone ebbe una fitta corrispondenza con molti italiani simpatizzanti o seguaci della Riforma, alcuni dei quali affrontarono il viaggio fino a Wittenberg. Quest'ultimo libro di Salvatore Caponetto si dedica a esplorare sistematicamente questi rapporti di Melantone con l'Italia.
Eresia e Riforma nel Cinquecento
La dissidenza religiosa in Russia
di Laura Ronchi De Michelis
editore: Claudiana
pagine: 256
La Riforma protestante, che aveva scosso l'Europa latino-germanica, coinvolse anche parte del mondo slavo ma non toccò quello slavo-ortodosso di cui la Moscovia rappresentava il centro spirituale e politico dopo la caduta di Costantinopoli. Ma nel XVI secolo anche la Russia venne scossa, con inevitabili implicazioni politiche, da aspri contrasti religiosi, in parte eredità di una precedente tradizione eterodossa, in parte frutto di più recenti controversie interne alla chiesa ortodossa. Una consolidata tradizione storiografica indicava nell'antitrinitarismo il nocciolo dottrinale originario del movimento, confluito poi in quello analogo delle vicine terre polacco-lituane; questa ricerca, basandosi su un riesame meticoloso delle fonti e su un'esegesi innovativa delle testimonianze pervenute, propone una rilettura radicale della "eresia russa" del XVI secolo, ridisegnando in maniera significativa il quadro del dibattito religioso di quel secolo. La ricca documentazione iconografica, in gran parte nuova per l'Italia, consente un riscontro diretto con i temi toccati dalle fonti.
Contro i profeti celesti
Sulle immagini e sul sacramento (1525)
di Martin Lutero
editore: Claudiana
pagine: 384
La polemica di Lutero contro i "profeti celesti" non è contro un gruppo di persone, come suggerisce il titolo, ma contro Andrea von Bodenstein detto Carlostadio come prototipo e capostipite degli Schwärmer cioè "entusiasti", "fanatici", "esaltati" – come egli li definiva – e che incarnano quella tendenza che la storiografia più recente è solita chiamare "Riforma radicale" o "ala sinistra della Riforma". Il giudizio di Lutero ha pesato per secoli su questa area evangelica radicale e solo negli ultimi decenni si è cominciato a distinguere fra le diverse tendenze e i diversi gruppi – raccolti in un unico giudizio negativo da Lutero – molto diversi fra loro.
Carlostadio era realmente il capostipite di queste tendenze? Per certi versi forse sì, per altri sicuramente no. Tra Lutero e lui vi fu uno scontro – il primo grande conflitto fra Riformatori – di temperamenti, strategie e teologie diversi. Carlostadio bruciò le tappe del processo riformatore, passando dalle parole ai fatti: introdusse la celebrazione della messa in tedesco e la comunione sotto le due specie; promosse l'abolizione delle immagini sacre, dei digiuni, della confessione auricolare ecc. Per certi aspetti Carlostadio praticava quel che Lutero predicava, per altri lo anticipava, per altri ancora lo contraddiceva.
Con questo scritto Lutero persegue tre obiettivi: combattere Carlostadio; presentarlo come succube all'influenza altrui; colpire la tendenza teologica che egli incarna. È uno scritto di grande vigore che è riuscito ad arginare la diffusione del pensiero di Carlostadio e ci presenta due diverse sensibilità teologiche che al loro tempo si scontrarono come alternative.