Martin Lutero
Titoli dell'autore
L'autorità secolare, fino a che punto le si debba ubbidienza (1523)
Testo tedesco a fronte
di Martin Lutero
editore: Claudiana
pagine: 205
Libertà e obbedienza in Lutero a due anni dalla guerra dei contadini
Le Resolutiones - Commento alle 95 Tesi (1518)
Testo latino a fronte
di Martin Lutero
editore: Claudiana
pagine: 479
Resolutiones: il commento di Lutero alle 95 Tesi di Wittenberg
Libero arbitrio - Servo arbitrio
Autori vari
editore: Claudiana
pagine: 202
I testi della polemica sulla libertà e la schiavitù del volere
La libertà del cristiano (1520)
Ediz. italiana, latina e tedesca.
di Martin Lutero
editore: Claudiana
pagine: 296
La dottrina luterana "nel suo più bello equilibrio"
Alla nobiltà cristiana della nazione tedesca (1520)
A proposito della correzione e del miglioramento della società cristiana
di Martin Lutero
editore: Claudiana
pagine: 320
Il programma di riforma della chiesa secondo Lutero
La cattività babilonese della Chiesa (1520)
Testo latino a fronte
di Martin Lutero
editore: Claudiana
pagine: 368
Un esame critico della dottrina
Sermoni e scritti sul battesimo (1519-1546)
di Martin Lutero
editore: Claudiana
pagine: 416
La centralità del battesimo secondo Lutero
I concili e la Chiesa (1539)
di Martin Lutero
editore: Claudiana
pagine: 420
Lutero e il rapporto tra concili e chiesa
Contro i profeti celesti
Sulle immagini e sul sacramento (1525)
di Martin Lutero
editore: Claudiana
pagine: 384
La polemica di Lutero contro i "profeti celesti" non è contro un gruppo di persone, come suggerisce il titolo, ma contro Andrea von Bodenstein detto Carlostadio come prototipo e capostipite degli Schwärmer cioè "entusiasti", "fanatici", "esaltati" – come egli li definiva – e che incarnano quella tendenza che la storiografia più recente è solita chiamare "Riforma radicale" o "ala sinistra della Riforma". Il giudizio di Lutero ha pesato per secoli su questa area evangelica radicale e solo negli ultimi decenni si è cominciato a distinguere fra le diverse tendenze e i diversi gruppi – raccolti in un unico giudizio negativo da Lutero – molto diversi fra loro.
Carlostadio era realmente il capostipite di queste tendenze? Per certi versi forse sì, per altri sicuramente no. Tra Lutero e lui vi fu uno scontro – il primo grande conflitto fra Riformatori – di temperamenti, strategie e teologie diversi. Carlostadio bruciò le tappe del processo riformatore, passando dalle parole ai fatti: introdusse la celebrazione della messa in tedesco e la comunione sotto le due specie; promosse l'abolizione delle immagini sacre, dei digiuni, della confessione auricolare ecc. Per certi aspetti Carlostadio praticava quel che Lutero predicava, per altri lo anticipava, per altri ancora lo contraddiceva.
Con questo scritto Lutero persegue tre obiettivi: combattere Carlostadio; presentarlo come succube all'influenza altrui; colpire la tendenza teologica che egli incarna. È uno scritto di grande vigore che è riuscito ad arginare la diffusione del pensiero di Carlostadio e ci presenta due diverse sensibilità teologiche che al loro tempo si scontrarono come alternative.
Gli articoli di Smalcalda
I fondamenti della fede (1537-38). In appendice: Trattato sul primato e l'autorità del papa (1538)