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La seconda Lettera ai Corinzi
Guida alla lettura
di Bruno Corsani
editore: Claudiana
pagine: 192
La seconda lettera di Paolo ai Corinzi è un libro biblico complesso per vari aspetti: la polemica – utilizzata per difendersi da accuse pesanti – e l'invito alla comunità a percorrere la via del rinnovamento e della riconciliazione si intrecciano in questa lettera dando al lettore l'impressione di un contrasto e di poca unitarietà. L'Autore ci propone una guida alla lettura che accompagna il lettore passo dopo passo alla scoperta delle ricchezze di questa lettera con grande competenza e capacità didattica. L'antica lettera di Paolo acquista così un'insospettata attualità, invitandoci «a far risplendere nel nostro "oggi" e nelle nostre situazioni la luce dell'evangelo, perché abbia in noi l'effetto dirompente che secondo Paolo doveva avere nella comunità di Corinto».
Il segreto delle nostre origini
La singolare attualità di Genesi 1-11
di Samuel Amsler
editore: Claudiana
pagine: 92
Il consenso cattolico-luterano sulla dottrina della giustificazione
Documenti ufficiali e commenti
editore: Claudiana
pagine: 106
Contro i profeti celesti
Sulle immagini e sul sacramento (1525)
di Martin Lutero
editore: Claudiana
pagine: 384
La polemica di Lutero contro i "profeti celesti" non è contro un gruppo di persone, come suggerisce il titolo, ma contro Andrea von Bodenstein detto Carlostadio come prototipo e capostipite degli Schwärmer cioè "entusiasti", "fanatici", "esaltati" – come egli li definiva – e che incarnano quella tendenza che la storiografia più recente è solita chiamare "Riforma radicale" o "ala sinistra della Riforma". Il giudizio di Lutero ha pesato per secoli su questa area evangelica radicale e solo negli ultimi decenni si è cominciato a distinguere fra le diverse tendenze e i diversi gruppi – raccolti in un unico giudizio negativo da Lutero – molto diversi fra loro.
Carlostadio era realmente il capostipite di queste tendenze? Per certi versi forse sì, per altri sicuramente no. Tra Lutero e lui vi fu uno scontro – il primo grande conflitto fra Riformatori – di temperamenti, strategie e teologie diversi. Carlostadio bruciò le tappe del processo riformatore, passando dalle parole ai fatti: introdusse la celebrazione della messa in tedesco e la comunione sotto le due specie; promosse l'abolizione delle immagini sacre, dei digiuni, della confessione auricolare ecc. Per certi aspetti Carlostadio praticava quel che Lutero predicava, per altri lo anticipava, per altri ancora lo contraddiceva.
Con questo scritto Lutero persegue tre obiettivi: combattere Carlostadio; presentarlo come succube all'influenza altrui; colpire la tendenza teologica che egli incarna. È uno scritto di grande vigore che è riuscito ad arginare la diffusione del pensiero di Carlostadio e ci presenta due diverse sensibilità teologiche che al loro tempo si scontrarono come alternative.