Il libro in pillole
- Debolezza e opposizione sotterranea valdese al fascismo
- L’accentuazione dell’ostilità al regime con i Patti lateranensi
- L’impegno attivo nella Resistenza
Titolo | La chiesa valdese sotto il fascismo |
Autore | Giovanni Miegge |
Curatore | Claudio Tron |
Argomento | Storia della chiesa e della teologia Epoca moderna e contemporanea |
Collana | Piccola collana moderna, 154 |
Marchio | Claudiana |
Editore | Claudiana |
Formato |
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Pagine | 129 |
Pubblicazione | 10/2015 |
ISBN | 9788868980528 |
Sullo sfondo dei Patti Lateranensi, che accordavano una posizione di privilegio al cattolicesimo romano, la chiesa valdese e alcune altre chiese minoritarie si videro riconosciute dal fascismo con la legge sui culti ammessi.
Se fin dall’inizio le popolazioni contadine delle storiche Valli del Piemonte furono radicalmente avverse a un regime da cui temevano nuove persecuzioni, in generale i valdesi mostrarono un atteggiamento cauto, per dirla con Miegge, di «sottomissione cortese, ma esteriore, reticente».
La sua testimonianza rende qui giustizia al sentire più autentico e diffuso tra i valdesi durante il ventennio, che da opposizione passiva e serpeggiante andò crescendo fino a sfociare in un’ampia partecipazione alla Resistenza.
Uscito originariamente in francese, il libro di Giovanni Miegge tenta una storia dei rapporti tra il fascismo e le chiese evangeliche raccontando il periodo compreso tra il 1929, anno del Concordato con la chiesa cattolica, e il 1943, anno della caduta del regime, per poi passare alla peculiare storia della Resistenza nelle Valli valdesi del Piemonte.
Giovanni Miegge,
massimo teologo protestante italiano del Novecento, insegnò alla Facoltà valdese di Teologia di Roma, collaborò con la rivista “Conscientia”, diresse “Gioventù cristiana”, e fondò "Protestantesimo".