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La chiesa valdese sotto il fascismo - Pralibro

Dove

Massello (TO)

Quando

venerdì 12 agosto 2016
dalle 16.00 alle 18.00
Interverranno Mauro Belcastro e Claudio Tron

Sullo sfondo dei Patti Lateranensi, che accordavano una posizione di privilegio al cattolicesimo romano, la chiesa valdese e alcune altre chiese minoritarie si videro riconosciute dal fascismo con la legge sui culti ammessi.

Se fin dall’inizio le popolazioni contadine delle storiche Valli del Piemonte furono radicalmente avverse a un regime da cui temevano nuove persecuzioni, in generale i valdesi mostrarono un atteggiamento cauto, per dirla con Miegge, di «sottomissione cortese, ma esteriore, reticente».

La sua testimonianza rende qui giustizia al sentire più autentico e diffuso tra i valdesi durante il ventennio, che da opposizione passiva e serpeggiante andò crescendo fino a sfociare in un’ampia partecipazione alla Resistenza.

Uscito originariamente in francese, il libro di Giovanni Miegge tenta una storia dei rapporti tra il fascismo e le chiese evangeliche raccontando il periodo compreso tra il 1929, anno del Concordato con la chiesa cattolica, e il 1943, anno della caduta del regime, per poi passare alla peculiare storia della Resistenza nelle Valli valdesi del Piemonte.

La chiesa valdese sotto il fascismo
La chiesa valdese sotto il fascismo
Giovanni Miegge
Miegge sul fascismo: una testimonianza dall'interno di una resistenza


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