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Verus Israel
Nuove prospettive sul giudeocristianesimo. Atti del Colloquio (Torino, 4-5 novembre 1999)
Autori vari
editore: Claudiana
pagine: 392
Benché l'attuale dibattito sulle origini cristiane abbia motivazioni complesse, tra queste ha senza dubbio grande parte il modo in cui le relazioni tra ebrei e cristiani sono mutate in questo secondo dopoguerra, in particolare dopo il concilio Vaticano II. Se la caduta del muro che separava queste due tradizioni religiose sfugge a una datazione precisa, d'altra parte le conseguenze di questo processo si sono estese anche al campo della ricerca storica, contribuendo a modificare considerevolmente il paesaggio del cristianesimo primitivo, la cui periodizzazione tradizionale si trova radicalmente messa in discussione.
In questo contesto, una cartina di tornasole decisiva per verificare limiti e natura di questa svolta interpretativa è costituita da quel fenomeno, a suo modo costitutivo delle identità cristiane delle origini, che è stato il giudeocristianesimo: il movimento, o i movimenti, di quegli ebrei che, pur continuando a considerarsi tali e a regolare la propria condotta di vita secondo le norme della legge mosaica, nondimeno riconoscevano in Gesù di Nazaret il Messia atteso. È questo fenomeno che i saggi raccolti in questo volume scandagliano in profondità e in tutta la sua ampiezza, mettendo in luce non soltanto la complessità del sorgere dei cristianesimi delle origini ma anche la vastità e varietà dei giudaismi coevi.
Il vangelo secondo Matteo
di Eduard Schweizer
editore: Claudiana
pagine: 528
Al pari dei commenti agli altri due sinottici editi nella seconda serie del «Nuovo Testamento», anche per il vangelo di Matteo Eduard Schweizer dà prova delle sue capacità di esegeta che pur mirando alla divulgazione non per questo trascura la precisione né l'approfondimento delle peculiarità del testo evangelico originale, e questo nonostante la difficoltà che presenta qualsiasi tentativo di esposizione della teologia di Matteo. Nel suo commento E. Schweizer mostra come al centro del vangelo di Matteo stia la figura di Gesù, che è Cristo e Figlio di Dio, insieme messia della parola e dell'azione. Egli è il precursore che apre la via ai discepoli, ed è per questo che il Gesù glorificato continuerà a essere presente nei suoi precetti annunciati dai discepoli. Questi, a differenza che in Marco, non sono ciechi come tutti gli altri uomini, ma sono fondamentalmente coloro che comprendono, e in questa prospettiva la comunità è vista quale schiera dei discepoli nella quale Gesù continua a vivere perché essa osserva e insegna i suoi comandamenti
Lettera agli Efesini
di Ernest Best
editore: Claudiana
pagine: 784
Con il commento di Ernest Best alla Lettera agli Efesini si inaugura un nuovo commentario di livello scientifico, in cui verranno editi i migliori e più recenti commenti sia all'Antico sia al Nuovo Testamento.
Probabilmente non scritta da Paolo ma da qualcuno che ne subisce fortemente l'influenza, la Lettera agli Efesini merita attenzione per se stessa più che alla luce di eventuali sintonie o divergenze da Paolo. Il commento di Ernest Best, esito di numerosi lavori preparatori, si mostra sempre attento sia all'aspetto testuale e letterario della lettera, sia ai problemi storici, religiosi e teologici che essa solleva, illustrando come quella che è stata definita la Waterloo dei commentatori, tanto essa sconcerta e tanto ardua ne è l'interpretazione, segua sempre un piano coerente e accuratamente articolato
Storia del pensiero nel mondo islamico. Vol III
Il pensiero islamico da Ibn Haldun ai giorni nostri
di Miguel Cruz Hernández
editore: Claudiana
pagine: 753-992
La formula dell'alleanza
Ricerca esegetica e teologica

