Il libro in pillole
- Religione dei romani
- Politica delle religioni
- Comunità giudaiche e chiese cristiane
titolo | Politiche della religione nel primo secolo |
sottotitolo | Romani, giudei e cristiani |
Autore | Udo Schnelle |
Collana | Studi biblici, 212 |
marchio | Paideia |
Editore | Claudiana |
Formato |
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Pagine | 210 |
Pubblicazione | 02/2023 |
ISBN | 9788839409911 |
In quanto potenza politica egemonica, Roma incideva in grande misura sugli sviluppi culturali e religiosi nel suo impero, tanto più che nella visuale della religione propria dei romani la loro dominazione si doveva alla benevolenza degli dei. Anche per tali ragioni in questo libro si presta particolare attenzione alla politica religiosa dei romani e ai suoi rapporti con le posizioni religiose adottata dalle comunità giudaiche e da quelle cristiane della prima ora. In questa prospettiva, da una parte non si è trascurata alcuna delle problematiche fondamentali e della letteratura corrispondente; dallʼaltra si è mirato a formulare e documentare in termini chiari una problematica che è di primaria importanza anche per la questione della cosiddetta «separazione» delle strade.
1. Introduzione
2. La politica religiosa romana a riguardo del giudaismo e del cristianesimo in formazione
3. Politica religiosa giudaica contro il cristianesimo in formazione
4. La politica religiosa del primo cristianesimo
5. Il cristianesimo giudaico come snodo?
6. Breve sguardo sul secondo secolo d.C.
7. La politica romana delle religioni e le vie separate di giudei e cristiani
Bibliografia
Indice dei passi citati
Indice degli autori moderni
Indice del volume
Udo Schnelle
è professore di Nuovo Testamento alla Facoltà di Teologia Evangelica dellʼUniversità Martin Lutero di Halle-Wittenberg. Noto soprattutto per le sue opere introduttive al Nuovo Testamento e allʼesegesi e alla teologia neotestamentarie, è stato presidente della Novi Testamenti Societas. Per i tipi Paideia ha pubblicato nella «Biblioteca del Commentario Paideia» una grande monografia sulla vita e il pensiero di Paolo (2018).