Il libro in pillole
- 3 milioni di lettere spedite quotidianamente durante la prima guerra mondiale
- Uomini spesso semi-analfabeti che la guerra trasforma in soldati-scrittori
- Lettere da Val Pellice, Val Germanasca, Valle Pesio e Villafranca Piemonte
titolo | Così scrivevano |
sottotitolo | Lettere di militari nella prima guerra mondiale |
Autori | Giulio Giordano, Rebecca Sansoé |
Prefazione | Enrico Manera |
Argomento | Storia sociale e politica Epoca moderna e contemporanea |
Collana | Fuori collana |
marchio | Claudiana |
Editore | Claudiana |
Formato |
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Pagine | 120 |
Pubblicazione | 12/2018 |
ISBN | 9788868981785 |
«Si stima che durante la prima guerra mondiale circolassero circa 3 milioni di lettere al giorno, in maggioranza scritte da militari, spesso semianalfabeti. Chi sono questi soldati che la guerra trasforma in scrittori? Quali vissuti possiamo scorgere tra le loro parole? Da queste domande è nata l’idea di racchiudere in un unico testo, organizzato per temi, gli scritti di centinaia di militari provenienti dal Piemonte rurale alpino e prealpino durante la Grande Guerra. Per molti di loro la scrittura rappresenta l’unica possibilità per mantenere vivi i legami con il proprio mondo, per alleviare la solitudine, il senso di sradicamento e le ristrettezze della vita militare, oltre che, innanzitutto, un modo per sfuggire a un destino non scelto, anche se sopportato con pazienza».
Giulio Giordano e Rebecca Sansoé
Prefazione
Nota degli autori
Introduzione
Dalle Valli valdesi al fronte della fame. Così scriveva Enrico Borno
Speranze, paure e fede di un giovane granatiere. Così scriveva Ettore Guigou
«Date a Cesare quel che è di Cesare». La comunità montana valdese di Pramollo scrive al suo pastore
Il pastore Grill, la chiesa valdese e la prima guerra mondiale
«Vos devoirs comme citoyens des cieux»
Un’estesa rete di corrispondenze
La scelta di esempi edificanti
La comunità dei pramollini scrive al suo pastore
Guerra, formaggi e patria. Così scriveva la famiglia Quaglia
Temporaneamente inabile
Andrea, scrittore suo malgrado
Così scrive chi è rimasto a casa
«Non sono più gli uomini capo di casa». Così scriveva Sebastiano Gastaldi
Bibliografia
Giulio Giordano,
presidente dell’ANPI di Torre Pellice, ha partecipato alla Resistenza nella V Divisione Alpina «Sergio Toja» nelle formazioni di «Giustizia e libertà». È stato ispettore delle cancellerie e segreterie giudiziarie del Ministero di Grazia e Giustizia. Da anni si occupa di ricerche sulla Resistenza e sulla stampa periodica in Val Pellice, su cui ha pubblicato: Il teatro della resistenza. Due opere a confronto: I partigiani valdesi e Vita di ribelli per la “La beidana” (2001) e “L’Avvisatore Alpino” (L’Alpina, 2006). Collabora con l’Istituto Storico della Resistenza di Torino.
Rebecca Sansoé,
insegnante e dottore di ricerca in Scienze umane presso l’Università degli Studi di Torino, è membro del collettivo Womaned – Woman Anthropology and Education – e ha condotto ricerche antropologiche su formazione, diversità culturali e diseguaglianze, temi su cui ha pubblicato diversi volumi, saggi e articoli su riviste internazionali. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Identity and diversity: the educational challenge in urban context come Womaned per “Springer International Handbook of Education” (Springer, 2017), Scegliere una bassa qualifica. Un percorso formativo tra stigma ed esclusione (Cisu, 2014), Non solo sui libri. Un’etnografia della formazione professionale (Cisu, 2012).