Il libro in pillole
- Contesto delle conversioni
- Atteggiamento verso lavoro, libri, obbedienza e gerarchie, donne, predicazione, povertà
- Praxis attiva e kenosis obbediente
| Titolo | Valdo di Lione e Francesco d’Assisi |
| Sottotitolo | Due esperienze cristiane |
| Autore | Francesca Tasca |
| Argomento | Storia della chiesa e della teologia Medioevo |
| Collana | Fuori collana |
| Marchio | Claudiana |
| Editore | Claudiana |
| Formato |
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| Pagine | 172 |
| Pubblicazione | 11/2025 |
| ISBN | 9788868984571 |
Perché Valdo è stato condannato come eretico, mentre Francesco è diventato santo?
Francesca Tasca racconta due vite che si sfiorano nel tempo ma prendono strade incompatibili. Valdo, ricco cittadino di Lione, vende tutto, sceglie la povertà radicale e mette in piedi una rete di predicatrici e predicatori laici che parlano alla gente comune nelle piazze, nelle case, fuori dal controllo del clero. È un cristianesimo senza tonsura, senza permesso, senza mediazioni gerarchiche. Francesco d’Assisi sceglie anch’egli povertà e itineranza, ma le consegna alla Chiesa: obbedienza, riconoscimento, Regola. Tasca mostra come la linea che separa la «santità» dall’«eresia» non sia soltanto teologica, ma passi attraverso il potere di decidere chi può parlare, chi può predicare, chi può esistere.
«Ma la povertà sempre povertà è!».
Quella notte sul Tirreno, davanti a una signora calabrese che conosceva la povertà vissuta e non letta nei libri, ho capito che la domanda vera non era solo sulla miseria materiale, ma sulle sue ragioni. Perché, come scrivo, «non fu certo la povertà volontaria in sé a determinare la condanna di Valdo, ma la motivazione che lo aveva portato a scegliere proprio quella forma di povertà», una motivazione percepita come minacciosa per l’ordine esistente. È qui che nasce questo libro: dal tentativo di rispondere a chi mi chiede ancora «Ma perché Valdo è stato condannato come eretico, mentre Francesco è diventato santo?», e di raccontare due povertà che sembrano uguali e non lo sono, due Chiese possibili, due modi di dire Vangelo.
Questa non è solo una storia medievale. È una domanda sul rapporto tra Vangelo e potere, su chi decide il confine tra modello e minaccia, tra profezia e scandalo. E riguarda ancora noi. Oggi.
Francesca Tasca
Introduzione
Una domanda ricorrente
Imitatio apostolorum/Sequela Christi. Ossia: praxis/kenosis
Parallelismi, convergenze, divergenze
Prima parte. Un paio di necessarie considerazioni preliminari
Capitolo 1. Troppe o troppo poche? La questione delle fonti
Capitolo 2. Borghesia inquieta? Città, conflitti, istituzioni
Economia urbana in espansione
Tensioni politiche, conflitti istituzionali, contrasti giurisdizionali
Valdo e la città di Lione
Francesco e la città di Assisi
Seconda parte. Le due proposte
Capitolo 3. Il lavoro
Valdo e il lavoro
Francesco e il lavoro
Capitolo 4. I libri, la Bibbia, la cultura scritta
Valdo e i libri
Francesco e i libri
Capitolo 5. L’obbedienza e le strutture gerarchiche
Valdo, l’obbedienza e le gerarchie
Francesco, l’obbedienza e le gerarchie
Capitolo 6. Le donne
Valdo e le donne
Francesco e le donne
Capitolo 7. La predicazione
La questione della tonsura: un confine di status
Valdo e la predicazione
Francesco e la predicazione
Capitolo 8. La povertà. Il «novus apostolus» e il «novellus pazzus»
La povertà di Valdo
La povertà di Francesco
Valdo, «novus apostolus», e Francesco, «novellus pazzus»
Conclusione. A che (e a chi) serve l’eresia
Oblio e canonizzazione
Bibliografia
Ringraziamenti
Indice dei nomi
Indice dei luoghi
Francesca Tasca
ha conseguito il dottorato in storia e insegna Lettere al liceo. Esperta di gruppi cristiani minoritari e di dissidenti, la sua riflessione si incentra sull’accusa di eresia. Per Claudiana ha curato i volumi Maggio 1218: il Colloquio di Bergamo. Un dibattito agli inizi della storia valdese (2020) e Storia dei valdesi, vol. 1: Come nuovi apostoli (secc. XII-XV) (2024).
Ha pubblicato Food, Heresy, and Magical Boundaries in the Middle Ages (con A. Maraschi, Amsterdam University Press, 2024) e coordina la rivista “Riforma e movimenti religiosi”.