Il libro in pillole
- Modelli di composizione dei testi nel I secolo d.C.
- Possibili metodi di scrittura dei vangeli
- La centralità della memoria, individuale e collettiva
titolo | Scrivere i vangeli |
sottotitolo | Composizione e memoria |
Autore | Eric Eve |
Traduttore | Carla Malerba |
Argomento | Bibbia, teologia biblica ed esegesi Monografie Nuovo Testamento |
Collana | Piccola biblioteca teologica, 149 |
marchio | Claudiana |
Editore | Claudiana |
Formato |
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Dimensioni | 14,5x21 |
Pagine | 256 |
Pubblicazione | 03/2023 |
ISBN | 9788868982027 |
I vangeli sono da secoli oggetto di studio, ma quanto sappiamo effettivamente della loro composizione originale? Attingendo alle più recenti ricerche sull’uso della memoria e agli studi sulle fonti dell’antichità, nonché esaminando i metodi e le tecniche di scrittura del I secolo, l’autore ci guida lungo un percorso che ci permette di comprendere più in profondità i meccanismi di redazione dei vangeli.
«La presente opera sostiene che la memoria ha svolto un ruolo importante nella composizione dei vangeli. Gran parte di questo libro è dedicata alla spiegazione di tale affermazione e all’analisi delle sue implicazioni. La nostra ipotesi di lavoro fondamentale è che gli evangelisti facevano affidamento principalmente sul ricordo del materiale a loro disposizione. Ciò non significa negare che gli evangelisti consultassero fonti scritte, ma piuttosto affermare che, almeno nell’atto della composizione, il loro uso primario delle fonti (scritte o orali) avveniva spesso attraverso la memoria piuttosto che con il contatto visivo o uditivo, o almeno che dovremmo presumere che fosse così in assenza di prove evidenti del contrario».
Eric Eve
Introduzione
1. La lettura e la scrittura all’epoca del Nuovo Testamento
1.1. Oralità e alfabetizzazione
1.2. Lettura
1.3. Scrittura
1.4. Usi della scrittura
1.5. Chi scriveva?
2. Perché scrivere un vangelo?
2.1. La questione del genere
2.2. Ragioni per scrivere
2.3 Scrittura in risposta ad altri scritti
2.4. Ragioni esplicite
2.5. Conclusioni
3. La materia prima degli evangelisti
3.1. Materiale scritto
3.2. Tradizione orale
3.3. Testimonianza oculare
3.4. Immaginazione e invenzione
3.5. Scritture
3.6. Memoria
4. Modelli di composizione
4.1. Autori greco-romani
4.2. Applicabilità ai vangeli
4.3. L’ipotesi della composizione orale
4.4. Valutazione
4.5. Il modello tradizionale-mnemonico della scuola scribale
4.6. Conclusioni
5. Memoria e scrittura
5.1. Antichi usi della memoria
5.2. I meccanismi della memoria
5.3 La memoria nella scrittura
5.4. Conclusioni
6. Memoria collettiva
6.1. Che cos’è la memoria collettiva
6.2. Continuità e cambiamento nella memoria collettiva
6.3 Memoria “pneumatica” nel Quarto vangelo
6.4. La costruzione di una reputazione
6.5. Dalla reputazione al testo scritto
6.6. Memoria collettiva e autorialità radicata nella società
6.7. Conclusioni
7. Le relazioni tra vangeli
7.1. Esiste una relazione letteraria tra i vangeli?
7.2. Perché riscrivere un vangelo?
7.3. La memoria e il problema sinottico
7.4. Memoria e concordanze minori
7.5. Altri fattori
7.6. Conclusioni
8. Conclusioni
8.1 Implicazioni per la critica evangelica
8.2. Implicazioni per la ricerca sul Gesù storico
8.3. Implicazioni per la fede e la teologia cristiane
Bibliografia
Indice degli autori moderni
Indice dei testi citati
Indice degli argomenti
Eric Eve
insegna Nuovo Testamento presso l’Harris Manchester College di Oxford. Fra le sue pubblicazioni ricordiamo The Jewish Context of Jesus’ Miracles (2002), The Healer from Nazareth (2009) e Behind the Gospels (2013).