Ebook in formato Pdf leggibile su questi device:
-
Android
-
E-Book Reader
-
Ibs Tolino
-
Kobo
titolo | Il venerdì di Repubblica – Corrado Augias |
sottotitolo | Recensione di "Gesù di Nazareth" di Daniel Marguerat |
marchio | Paideia |
Editore | Claudiana |
Formato |
![]() ![]() |
Pubblicazione | 01/2021 |
ISBN | 97888570160024 |
II biblista Daniel Marguerat manda in libreria il saggio Gesù di Nazareth (Claudiana). Ancora un libro su Gesù, qualcuno potrebbe chiedere, come se fosse necessario. La risposta paradossale è che nuovi libri su Gesù sono necessari. Nessuno indagherà mai abbastanza su questa grandiosa figura sia perché sono numerosi i suoi aspetti sia per l'incertezza delle fonti, sia per la fitta rete dottrinale costruita su di lui fin quasi a nasconderlo. Ognuno ha visto Gesù a modo suo, si potrebbe dire: il rivoluzionario, il femminista, l'hippy, il mistico, il filosofo, perfino il figlio di Dio come sostiene la dottrina e lui intitolata.
Marguerat, che è credente, ci dà invece Gesù attraverso la storia - per quel tanto che le fonti permettono di farlo. Il risultato sorprendente è che, spogliato dal mantello della teologia, Gesù detto il Cristo, l'Unto, nulla perde della sua tragica grandezza. È un pericolo per la fede? La storia terrena di Gesù nuoce all'asserita divinità del Cristo? Scrive Marguerat: «quando emerge che l'uomo di Nazareth non ha mai rivendicato alcun titolo attribuitogli dai vangeli (Messia, Figlio di Dio), c'è di che rabbrividire». Con questo lo storico, anche se credente, deve fare i conti, del resto «il sapere storico è sempre stato l'antidoto intellettuale ai fondamentalismi». Su tali premesse, l'autore costruisce il suo affascinante racconto senza alcuna pretesa di consegnare alle pagine "il vero Gesù".
Marguerat lavora sugli indizi che trapelano dai dettagli, elenca le fonti documentarie a disposizione e spiega onestamente in che modo le ha utilizzate. Nella parte forse più appassionante espone quale consapevolezza avesse Gesù della sua missione e di se stesso: «Ma voi chi dite che io sia?» [Lc 9 - 20-21]. Ne emerge un uomo del suo tempo, un ebreo, tale rimasto fino alla morte, che voleva riportare il formalismo giudaico a una perduta spiritualità. La morte, la resurrezione, certo, però chiedendoci: di quale resurrezione parliamo?
Corrado Augias su Il venerdì di Repubblica, 8/01/21