La Bibbia nel cristianesimo antico

La Bibbia nel cristianesimo antico
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Il libro in pillole

  • Gli scritti della letteratura cristiana precedente al concilio di Nicea (325)
  • I testi pervenuti dello gnosticismo cristiano
  • I cosiddetti apocrifi del Nuovo Testamento

Quest'ultimo volume della Introduzione allo studio della Bibbia ripercorre la costituzione, ricezione e impiego degli scritti biblici in tre grandi ambiti del cristianesimo più antico: gli scritti della letteratura cristiana precedente al concilio di Nicea (325), i testi pervenuti dello gnosticismo cristiano e i cosiddetti apocrifi del Nuovo Testamento. 
Il lavoro di Trevijano Etcheverría presenta queste letterature illustrando i modi in cui le Scritture ebraiche e cristiane sono presenti nei singoli autori, e insieme approfondendo i principi ermeneutici ed esegetici propri delle varie tradizioni e correnti.
Movendosi con mano sicura in una moltitudine di testi spesso intricata, Ramón Trevijano Etcheverría dipana le vie lungo le quali le Scritture fondanti di ebraismo e cristianesimo vengono riprese, attualizzate, integrate in questa o quella costellazione comunitaria, grazie anche a principi ermeneutici ed esegetici – si pensi soltanto all'allegoria e la tipologia, o ai principi esistenzialistici che sovrintendono allo gnosticismo – che ancor oggi costituiscono un sorgente viva a cui attingere una ricca messe di spunti e soluzioni.

 

Biografia dell'autore

Ramón Trevijano Etcheverría,
professore di Patrologia alla Facoltà di Teologia dell'Università Pontificia di Salamanca, è noto per i suoi studi sul contesto giudaico del cristianesimo antico e sull'ermeneutica biblica patristica e gnostica.