Vangelo di Luca

Vangelo di Luca
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Il libro in pillole

  • Bibbia e chiesa
  • Capovolgimento escatologico
  • Metafisica del potere

Questo volume, con cui si inaugura la serie italiana di una nutrita scelta di scritti di Erik Peterson, è l’edizione del manoscritto dei corsi sul vangelo di Luca che l’autore tenne fra il 1925 e il 1928. La pubblicazione consente di vedere come per molti aspetti questi testi inediti vadano di pari passo con l’opera di Peterson edita, e anche possano gettarvi nuova luce.
Questo volume in particolare fa emergere come l’esegesi petersoniana del terzo vangelo si segnali per l’indipendenza di pensiero che l’autore anche qui dimostra, e contribuisca a una migliore comprensione delle due domande che guidano il Peterson degli anni venti del novecento: che cos’è la teologia? che cos’è la chiesa?
L’approfondita e articolata introduzione di Reinhard von Bendemann ricostruisce utilmente sia l’ambiente e la temperie culturale in cui Peterson ebbe a tenere le sue prime lezioni universitarie, sia le direttrici su cui queste si muovono.

 

Indice testuale

Premessa
Reinhard von Bendemann. Introduzione


Erik Peterson. Vangelo di Luca
Note esegetiche a Lc. 1,1-9,48 (1925/26 e 1928)


Introduzione
Il prologo (Lc. 1,1-4) 


Parte prima
Racconti dell’infanzia (Lc. 1,5-2,52)


Parte seconda
Il Battista e il battesimo di Gesù
Genealogia e tentazioni (Lc. 3,1-4,13)


Parte terza
Predicazione escatologica inaugurale
e attività pubblica di Gesù (Lc. 4,14-7,50)


Parte quarta
Presupposti e conseguenze del discepolato (Lc. 8,1-9,50) 


Indici
Indice dei passi citati
Indice degli autori moderni
Indice degli excursus
Indice del volume

Biografia dell'autore

Erik Peterson
si mostrò interessato soprattutto a illustrare il sostrato greco ed ellenistico della letteratura protocristiana, aprendo con altri celebri pionieri una linea di ricerca altamente fruttuosa e tuttora non esaurita. Vissuto sempre e intenzionalmente ai margini, esercitò grande influenza su pensatori tedeschi come Karl Barth, Ernst Käsemann, Heinrich Schlier, Joseph Ratzinger nonché su teologi francesi come Jean Daniélou e Yves Congar e non pochi altri. Ma Peterson deve la sua notorietà anche alla risonanza che ebbe e continua ad avere in ambito filosofico, in particolare per i suoi lavori sul monoteismo e la teologia politica, con cui si confrontarono figure come Carl Schmitt e oggi al centro di numerosi dibattiti