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Festivaletteratura di Mantova – Giampiero Comolli

Dove

Via della Conciliazione, 33 Mantova

Quando

giovedì 8 settembre 2022
dalle 14.30 alle 16.30
Festivaletteratura di Mantova – Giampiero Comolli
Giampiero Comolli con Rosella Prezzo
Lo scrittore e giornalista Giampiero Comolli (autore di numerosi racconti e saggi tra cui il recente La malinconia meravigliosa, I discorsi di commiato del Buddha e di Gesù) dialoga con la filosofa Rosella Prezzo sulla condizione dell'infanzia e sul suo persistere nella memoria di ciascuno/a. Le sue Memorie di un bambino in preghiera. Nell'Italia religiosa degli anni Cinquanta sollevano una serie di questioni: dalla scrittura autobiografica dell'infanzia al contesto socio-culturale di quegli anni, all'influenza di una religiosità cattolica che allora esercitava un'egemonia spirituale oggi quasi inconcepibile anche sulla formazione della personalità infantile. Ma, al di là dei ricordi personali di un'Italia ormai svanita, l'interrogativo ancora attuale è quello di capire come viene formata la spiritualità di un bambino o una bambina.

Ingresso 7.00 euro.
La senti questa voce?
La senti questa voce?
Corpo, ascolto, respiro nella meditazione biblica
Giampiero Comolli
Meditare con la Bibbia
La malinconia meravigliosa
La malinconia meravigliosa
I discorsi di commiato del Buddha e di Gesù
Giampiero Comolli
Il Buddha e Gesù a confronto
Memorie di un bambino in preghiera
Memorie di un bambino in preghiera
Nell’Italia religiosa degli anni Cinquanta
Giampiero Comolli
L’Italia degli anni Cinquanta nei ricordi di chi quel decennio lo ha vissuto da bambino. Una narrazione autobiografica che, pur basandosi solo sulla memoria, racconta con precisione e viva intensità l’ambiente culturale e sociale di tale periodo, dando particolare risalto alla chiesa e alla religiosità cattoliche che esercitavano all’epoca un ruolo egemonico e pervasivo.  Nella rievocazione della formazione di fede, questo lavoro di rammemorazione ci descrive come si presenti l’immagine di Dio e dell’aldilà nell’infanzia, quali effetti possa avere l’insegnamento religioso non solo sui bambini e sulle bambine dell’epoca in questione, ma forse su quelli di ogni tempo.La nostra nuova catechista, signorina Gagliardi, ci avverte: «Se uno di voi, a messa, durante la consacrazione, guardasse il sacerdote che sta proclamando Hoc est enim corpus meum, vedrebbe Gesù in persona scendere dal cielo e infilarsi nell’ostia. Ma in realtà, nessuno, a parte il sacerdote lo può vedere, perché tutti in quel sacro momento devono stare inginocchiati, con le mani sulla faccia. Guai a sbirciare tra le dita: è peccato grave! Ed è pericolosissimo!». «Perché, signorina Gagliardi?». «Perché si morirebbe sull’istante, fulminati. Vedere Gesù che entra nell’ostia sarebbe una visione troppo spaventosa per i nostri deboli occhi. E rimarremmo appunto fulminati».


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