Anabattismo ieri e oggi
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Quando

“Anabattisti” fu il nome dato a diversi gruppi di cristiani del XVI secolo. Il suo significato era: “quelli che ribattezzano”. All’epoca, essere accusati di “ribattezzare” significava inevitabilmente venire perseguitati e condannati al rogo, in quanto pericolosi “sovvertitori” della chiesa e della società. In Italia la storia degli anabattisti fu a lungo ignorata. Ma nel 1972 venne pubblicato dalla Claudiana il primo volume, oggi esaurito, della monumentale Storia dell’anabattismo scritta da Ugo Gastaldi, fondatore del Centro Culturale Protestante di Milano. Il nostro seminario vuole innanzitutto ricordare questo evento, e quindi il contributo dato dal professor Gastaldi alle ricerche sugli anabattismi. Ma si tratterà anche di fare il punto sullo stato attuale degli studi riguardanti il fenomeno dei diversi anabattismi; confrontarci quindi con l’interpretazione storiografica dei movimenti anabattisti; comprendere il rapporto fra gli anabattisti e i grandi riformatori del XVI secolo; e infine chiederci quale sia l’attualità del messaggio anabattista. Esso infatti non è per nulla scomparso, ma lo ritroviamo ben vivo nelle chiese cristiane che si rifanno alla comprensione del cristianesimo come discepolato o sequela di Cristo: chiese che si costituiscono quali comunità di credenti battezzati, impegnate per la pace e contro ogni forma di fondamentalismo violento.
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