Anche se con tutta probabilità Antoine de Saint-Exupéry non pensava alla Bibbia scrivendo Il Piccolo Principe, per Stefano Giannatempo questo classico della letteratura è un ottimo commento laico al vangelo. Posto un bambino in mezzo ai discepoli, Gesù disse infatti «In verità vi dico: se non diventate come fanciulli, non entrerete nel regno dei cieli».
Per rileggere Il Piccolo Principe, classico di Antoine de Saint-Exupéry, Stefano Giannatempo attinge alle Scritture, alla spiritualità e alla teologia cristiana ecumenica.
Il viaggio, tra asteroidi e pianeti, e gli incontri del piccolo principe – con la rosa, il lampionaio o la volpe – diventano occasione per ragionare sulle radici, le relazioni, la cura, la morte, il rapporto con il tempo, la Parola di Dio, la chiesa...
Una rilettura che cerca di aiutare i lettori a crescere restando piccoli, nella genuina semplicità evangelica, per rinnovare la gratitudine espressa da Gesù nel «Ti rendo lode, Padre, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli».
Biografia dell'autore
Stefano Giannatempo,
in formazione verso il pastorato nella chiesa valdese, si occupa del rapporto tra fede e letteratura e di pop theology. È membro della redazione del periodico “Gioventù evangelica”. Per Claudiana ha pubblicato Il vangelo secondo Tolkien. Dalla Terra di Mezzo alla teologia pop.