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Ragazzo. Il paese morale

Ragazzo. Il paese morale
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Il libro in pillole

  • Il principale scrittore protestante italiano del XX secolo
  • Rigore morale e impegno civile in una scrittura "sperimentale"
  • I principali saggi pubblicati sulla "Voce" riguardo al rapporto tra protestantesimo e società italiana
  • Arricchisce il volume il saggio finale di Giorgio Bouchard: Piero Jahier: vittima e testimone del "secolo breve"
Uno scrittore protestante nella Firenze laica e innovatrice della "Voce", Piero Jahier. E un romanzo autobiografico degli anni '20, Ragazzo, uno dei primi e più arditi esempi - sempre in ambiente vociano - del rinnovamento novecentesco delle forme narrative. Il romanzo della sorda lotta dell'autore con l'Angelo: con la fede impietosa dei Padri e con la morte suicida del padre, il pastore Pier Enrico Jahier, vittima nel 1897 dei propri rimorsi puritani a seguito di un adulterio. La rievocazione, sincopata dai singhiozzi e folgorata dalle illuminazioni, di quel crimine originario e della successiva, ardua formazione del "ragazzo" nonché delle valli valdesi che ne accolgono il provvisorio e implacato ritorno di "apostata" dà vita a una narrazione febbrile e convulsa, oscillante fra gli abbandoni del salmo biblico e i dilemmi d'una laica indagine. In appendice a Ragazzo, Di Grado, curatore del volume e autore del saggio introduttivo, ripropone - sotto il titolo comune, felicemente riassuntivo, d'uno di essi, Il paese morale - una serie di articoli usciti sulla "Voce" in cui Jahier torna alle valli e alla fede riformata che vi ebbe e ha rifugio, all'impervio magistero di Calvino e alle peculiarità del protestantesimo italiano.
 

Biografia dell'autore

Piero Jahier,
nato a Genova nel 1884 e morto a Firenze nel 1966, fu scrittore innovativo e di talento. Di famiglia evangelica, oltre a Ragazzo, pubblicò Resultanze in merito alla vita e al carattere di Gino Bianchi, Canti di soldati e Con me e con gli alpini. Collaborò con le riviste "La Voce", "Lacerba" e "Riviera ligure". Fondò "L'Astico" e "Il nuovo contadino". Nel 1964 pubblicò infine la raccolta Poesie.

Antonio Di Grado
insegna letteratura italiana all'Università di Catania.

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