Questo volume raccoglie saggi teologici scritti con la sensibilità e nell’ottica dello scritturista, e benché opera di un biblista non intendono essere un’invasione del campo altrui bensì soltanto l’espressione di una collaborazione iniziata nei giorni caldi del concilio Vaticano II e continuata e coltivata, nello stesso spirito del concilio, in tutta la vita di padre Luis Alonso Schökel.
Si tratta quindi di studi che sono frutto di riflessione e di critica personale, i cui risultati vennero spesso esposti in conferenze pubbliche suscitando reazioni di sorpresa, di stupore, e anche di rifiuto. Molti sono i motivi sorprendenti sviluppati nelle pagine di questo biblista indimenticato, due in particolare: l’idea di una rivelazione che non si basa esclusivamente sulla parola e quella di una tradizione che non è soltanto rivolta verso il passato, nella convinzione che la tradizione è la realizzazione dell’essere storico della chiesa, che si riferisce sempre a un inizio e a un termine.
Si tratta quindi di studi che sono frutto di riflessione e di critica personale, i cui risultati vennero spesso esposti in conferenze pubbliche suscitando reazioni di sorpresa, di stupore, e anche di rifiuto. Molti sono i motivi sorprendenti sviluppati nelle pagine di questo biblista indimenticato, due in particolare: l’idea di una rivelazione che non si basa esclusivamente sulla parola e quella di una tradizione che non è soltanto rivolta verso il passato, nella convinzione che la tradizione è la realizzazione dell’essere storico della chiesa, che si riferisce sempre a un inizio e a un termine.
Biografia dell'autore
Luis Alonso Schökel
Si distinse per lo studio della Bibbia come opera letteraria. Frutto di questo interesse profondamente coltivato sono in particolare gli Estudios de poética hebrea (1963), ai quali fecero seguito opere come La parola ispirata (1967) e Il dinamismo della tradizione (1970), in lingua italiana editi da Paideia.