Gabriella Lavina, che per molti anni ha studiato in loco e su fonti di prima mano la figura di Martin Luther King jr, in questo libro va oltre la “fama” di King e sottrae la sua figura alle due opposte pressioni che ne falsano la verità storica: mitizzazione o svalutazione. L’obiettivo che questo racconto persegue, ancorandosi alle fonti e alla loro contestualizzazione, è il recupero della sua dimensione umana e dell’articolarsi delle sue battaglie nella loro specificità: la segregazione, il razzismo, la povertà, e, infine, la guerra, compresa come dipendente dalla realtà di ingiustizia: comprensione che gli costò la vita.
«Questa non è solo una biografia – e non conosco nessuno studio che tratti come Gabriella Lavina in modo così profondo, oggettivo e sentito il suo soggetto – ma una storia della presenza degli schiavi neri in America a partire dalla prima nave negriera del 1619. Segue le sofferenze di questi uomini, donne e bambini, la loro resistenza, gli scioperi, i boicottaggi, la musica, la danza, lo spiritualismo pagano e cristiano e le ribellioni, dall’inizio fino al momento della stesura del libro» (dalla Prefazione di Gordon Poole).
Biografia dell'autore
Gabriella Lavina
è stata ricercatrice e docente presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II”. Laureatasi con una tesi su La teologia della Croce in Martin Luther King, Jr., ha frequentato il Department of African and Afro American Studies (SUNYA) di Albany (NY) dove ha conseguito il Masters’s of Arts.
Ha pubblicato, tra altri saggi, Serpente e Colomba. La ricerca religiosa di Martin Luther King, Jr. (La Città Del Sole: Napoli) nel 1994.