Il libro in pillole
- Oppressione, razzismo, sessismo e Bibbia
- Bibbia e bisogno di giustizia
- La lettera di Paolo a Filemone come strumento di schiavitù
Titolo | Onesimo nostro fratello |
Sottotitolo | Religione, etnia e cultura nella lettera a Filemone |
Collana | Studi biblici, 197 |
Marchio | Paideia |
Editore | Claudiana |
Formato |
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Pagine | 307 |
Pubblicazione | 05/2019 |
ISBN | 9788839409355 |
Di fronte alla critica biblica occidentale e tradizionale che spesso si è distinta per autorizzare e suffragare lo stato di schiavitù non soltanto di Onesimo – lo schiavo che dovrebbe stare al centro della lettera di Paolo a Filemone, padrone di schiavi –, ma anche degli schiavi africani condotti a forza nel continente americano e qui dominati in condizioni disumane e disumanizzanti, i saggi raccolti in questo volume si pongono dalla prospettiva contingente e contestuale del non libero che non ha mai potuto essere che non razionale, non puro, non bianco, non maschio, non uomo. La modernità non ha eliminato l’oppressione dall’esperienza umana e la schiavitù continua a esistere ancor oggi, Onesimo vive ancora con noi e anche Filemone è ancora tra noi. Da punti di vista diversi, i vari studi mostrano come – nonostante l’abuso abominevole che si è potuto fare della lettera a sostegno della causa schiavista – Paolo in tutti i limiti della sua ambiguità ha sempre tenuto fermo che senza la carne, e la carne dello schiavo ristabilito nella sua giustizia, non può esserci riconciliazione.
Introduzione
Paolo oggi
1. «Non più come schiavo». Storia dell’interpretazione della lettera di Paolo a Filemone
2. Utilità, fraternità e riconciliazione. La schiavitù antica come contesto per il ritorno di Onesimo
3. Nat è tornato. Il ritorno del rimosso in Filemone
4. Onesimo parla. Diagnosi dell’is-terrore del testo
5. «Non sei il padrone?». Schiavitù e genere in Filemone
6. Schiavi del testo. Gli usi della lettera a Filemone
7. «Fratello Saulo». Un testimone di libertà ambiguo
Conclusioni
Indice dei nomi
Autori dei saggi raccolti nel volume sono cinque pastori e docenti di Nuovo Testamento in varie università evangeliche, ai quali si sono aggiunti un insegnante di letterature comparate e una studiosa della problematica di genere in letteratura e nelle arti drammatiche, tutti afroamericani.