Il vangelo secondo il rock – Torino
Dove
Via Bogino, 9 Torino
Quando
mercoledì 17 aprile 2019
dalle 18.30
alle 19.30

Con Massimo Granieri, Luca Miele e Lidia Maggi.
Sotto forma di grido, invocazione, lode, contesa, sfida, interrogazione o preghiera, la parola biblica ri-suona costantemente nella canzone rock, arricchendo – con intima adesione o netto rifiuto – l’opera di alcuni dei suoi musicisti più significativi.
Massimo Granieri e Luca Miele ne seguono echi e suggestioni tracciando un percorso possibile tra voci e canzoni indimenticabili.
La parola biblica deborda nei versi di Bob Dylan, costeggia l’opera di Woody Guthrie, preme nella “teologia del Padre” di Bruce Springsteen, sostiene la poetica di Johnny Cash, urla nella furia di Patti Smith. Che si manifesti nella lotta o nell’abbraccio, nella fede o nella sua negazione, il rapporto con la Scrittura feconda il canzoniere di alcune delle voci più significative del rock. Ed è proprio la distanza, la ferita che si apre tra la parola biblica e il suo riecheggiare nella musica pop a renderne fertile e vertiginoso il ri-suonare. Massimo Granieri e Luca Miele provano a catturare quegli echi inseguendo suggestioni e voci, incrociando percorsi, affastellando canzoni in modo dichiaratamente non sistematico, aperto e fluido.
Massimo Granieri e Luca Miele ne seguono echi e suggestioni tracciando un percorso possibile tra voci e canzoni indimenticabili.
La parola biblica deborda nei versi di Bob Dylan, costeggia l’opera di Woody Guthrie, preme nella “teologia del Padre” di Bruce Springsteen, sostiene la poetica di Johnny Cash, urla nella furia di Patti Smith. Che si manifesti nella lotta o nell’abbraccio, nella fede o nella sua negazione, il rapporto con la Scrittura feconda il canzoniere di alcune delle voci più significative del rock. Ed è proprio la distanza, la ferita che si apre tra la parola biblica e il suo riecheggiare nella musica pop a renderne fertile e vertiginoso il ri-suonare. Massimo Granieri e Luca Miele provano a catturare quegli echi inseguendo suggestioni e voci, incrociando percorsi, affastellando canzoni in modo dichiaratamente non sistematico, aperto e fluido.
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